Valli Bergamasche Revival 2022, la gara che ha fatto capire l’importanza del mototurismo per il territorio

L’edizione della Valli Bergamasche Revival 2022 andata in scena il 18 e 19 giugno 2022 ha scritto…

L’edizione della Valli Bergamasche Revival 2022 andata in scena il 18 e 19 giugno 2022 ha scritto un nuovo importante capitolo nella storia non solo della Scuderia Norelli, che l’ha organizzato, ma del mondo delle due ruote. Già, perchè quell’evento non è stato solo l’occasione per assistere a una straordinaria gara, per “ritrovare” campionissimi del passato: ha fatto riunire attorno a un tavolo il mondo delle due ruote, delle istituzioni, delle associazioni per discutere di motociclismo a 360 gradi, toccando temi importantissimi. Come per esempio quello della crescita economica del territorio, grazie al “mototurismo” destinato a rappresentare un possibile straordinario volano per gli agriturismo, oltre che alberghi, B&B e alberghi diffusi, per laboratori artigiani e negozi di piccoli paesi, in montagna e in pianura, oltre a contrastare traffico e inquinamento. Un appuntamento che ha visto confrontarsi, per la prima volta su questo tema, esponenti del mondo del motociclismo sportivo (a partire dal presidente nazionale della Federazione motociclistica italiana, Giovanni Copioli, per proseguire con Ivan Bidorini, presidente del comitato regionale lombardo della federazione, con Paolo Magri, presidente di Ancma, Associazione nazionale ciclo motociclo accessori, e con Massimo Sironi, presidente del Moto Club Scuderia Fulvio Norelli promotore dell’evento) e rappresentanti del mondo istituzionale (il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni, l’assessore allo Sport del Comune di Bergamo Loredana Poli, il presidente della Comunità montana Valle Seriana Giampiero Calegari), ma anche rappresentanti delle forze dell’ordine (il comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bergamo Giorgio Deligios), e rappresentanti del mondo del lavoro, con Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo, chiamato a rappresentare la vastissima categoria degli imprenditori del commercio, del turismo e dei servizi del territorio. Tutti pronti a compiere un vero e proprio viaggio attraverso le opportunità che lo sviluppo del mototurismo potrebbe offrire all’economia del territorio bergamasco, ma anche in materia di sostenibilità ambientale, di maggior controllo del territorio, di sicurezza. Perché, come è stato evidenziato a più riprese nel corso del convegno ospitato nel salone di Porta Sant’Agostino, in città Alta, che ha fatto da “apripista” all’ingresso in scena dei grandi protagonisti della “gara” ( da Stephane Peterhansel vincitore, sulle due e sulle quattro ruote, di 14 “Dakar”, a Cyril Esquirol , detentore del record di vittorie nella Gilles Lalay Classic, la gara di enduro ritenuta più dura del mondo, agli italiani Alessandro Gritti, Gino Perego, Pietro Caccia) se è vero che la moto è uno strumento ideale per far viaggiare il turismo sul territorio, con particolare attenzione proprio alle valli, guidando nuova clientela verso le strutture ricettive, è altrettanto certo che è anche un “mezzo” per fare prevenzione, consentendo a volontari di affiancare le forze dell’ordine per arrivare là dove altri mezzi non potrebbero arrivare. Il tutto facendo “scendere” l’inquinamento e “salire” la sicurezza. Un convegno “ad alto tasso di contenuti” che ha suscitato l’interesse generale verso un nuovo fenomeno, quello del mototurismo, che “vale” per l’economia delle vacanze qualcosa come due miliardi di euro l’anno.

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